A sorpresa Prince – non annunciato tra i presentatori della cinquantacinquesima edizione dei Grammy Awards, appare sotto i riflettori dello Staples Center: il folletto di Minneapolis è stato chiamato ad assegnare uno dei premi più ambiti tra quelli messi in palio dalla National Academy of Recording Arts and Sciences, quello dedicato al “brano dell’anno”. Il titolo di “record of the year” va a Gotye per “Somebody that I used to know”, che batte “Lonely boy” dei Black Keys, “Stronger” di Kelly Clarkson, “We are young” dei Fun., “Thinkin bout you” di Frank Ocean e “We are never ever getting back together” di Taylor Swift.
Il premio più ambito – insieme a “record of the year”, vinto da Gotye con “Somebody that I used to know” -, quello per l’album dell’anno, va a “Babel” dei Mumford & Sons, che battono “El Camino” dei Black Keys, “Some nights” dei Fun., “Channel orange” di Frank Ocean e “Blunderbuss” di Jack White