Beyoncé, alla quale spetterà il compito di eseguire l’inno americano, “The star-spangled banner”, poi Kelly Clarkson, che eseguirà “My country ’tis of thee” (brano patriottico scritto nel 1831 da Samuel Francis Smith sulla musica dell’inno del Regno Unito “God save the Queen”) e James Taylor, che offrirà una rilettura di “America the beautiful”, classico della tradizione statunitense scritto da Samuel A. Ward su testo di Katharine Lee Bates: questo il menù musicale previsto per il secondo insediamento di Barack Obama alla Casa Bianca, previsto a Washington D.C. per il prossimo lunedì 21 gennaio.
Per la cerimonia, che avrà luogo sul celeberrimo National Mall, parco situato nel pieno centro della capitale statunitense tra il Lincoln Memorial e il palazzo del Campidiglio, e che in occasione dell’inizio del primo mandanto dell’ex senatore dell’Illinois richiamò sulle sponde del fiume Potomak un milione e ottocentomila persone, è stato convocato un cast assolutamente bipartisan: se, infatti, Beyoncé (insieme al marito Jay-Z), è da sempre una delle più ardenti sostenitrici del democratico nato a Honolulu nel 1961, la Clarkson è storicamente schierata con i repubblicani. Tra i partecipanti alla cerimonia non legati al mondo musicale sono da annoverare l’attivista per i diritti civili Myrlie Evers-Williams, il reverendo Louis Giglio e il poeta cubano-americano Richard Blanco.